Andrea Polenta nasce a Carrara nel 1996.
Diplomatosi al Liceo scientifico “Guglielmo Marconi”, si trasferisce nel 2015 a Firenze dove, nell’aprile 2022, si laurea in Architettura.
 
Frequentando sempre di più gli spazi d’arte, Andrea ha deciso di intraprendere un suo percorso più intimo e soggettivo.

Come soggetto principale, l’artista carrarese, è solito utilizzare la "marmettola", materiale proveniente dalla lavorazione primaria del marmo che viene spesso disperso nell’ambiente provocando gravi danni all’ecosistema naturale.

Andrea ricicla questi scarti trasformandoli in colori e texture materiche da applicare alle proprie tele, per sensibilizzare su questo tema ma anche per richiamare l’attenzione sulla Presenza viva che sta sotto il marmo, ricordandoci che prima di intervenire sulla Natura è di fondamentale importanza ascoltarla per agire con rispetto.

Sfruttando una citazione di Germano Celant, Polenta vuole "liberarsi dal peso dell'economia" ricercando e studiando materiali in disuso e di scarto per dar loro una nuova vita: dai sacchi di caffe di iuta (provenienti dal Brasile e Africa) alla feccia di vino.

In parallelo alla matericità di queste opere si approfondisce anche uno studio più intimo che ha come protagonista la Linea.
Tante sue opere infatti sono caratterizzate dalla presenza di una sorta di labirinto intrecciato, cambi di direzione continui di un percorso infinito che si rispecchia nelle esperienze di vita di Andrea.
Ogni deviazione rappresenta un ostacolo, un cambio di decisione che ognuno di noi è solito incontrare.
All'interno è sempre presente un soggetto nascosto che varia in base allo stato d'animo dell'osservatore.